Cloud e Data Center Green per un futuro sostenibile

L'evoluzione tecnologica subìta dal terziario negli ultimi anni ha portato il settore a divenire uno dei principali responsabili del consumo energetico globale.

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Se ai nostri occhi l'aspetto più evidente è quello legato alla necessità di alimentare ogni computer e device elettronico del nostro quotidiano, sono in realtà i Data Center i principali responsabili dell'impiego di energia, indispensabili sia per mantenere in perenne attività server ed infrastrutture hardware, sia per i sistemi di raffreddamento necessari a mantenerli sicuri ed efficienti.

La sfida attuale è quindi quella di sviluppare nuove tecniche e metodologie che uniscano performance competitive ad un approccio quanto più ecosostenibile.

Si stima che il consumo energetico globale attribuibile ai Data Center nel 2021 sarà pari a 200 terawattora (TWh) all’anno, che corrisponde allo 0,3% delle emissioni di carbonio mondiali, con drammatiche previsioni esponenziali per il 2030 (8%) e 2040 (14%).

Nel solo settore IT, la migrazione al Cloud potrebbe ridurre le emissioni di CO2 di oltre l’80%, pari a quasi 60 milioni di tonnellate annue nel mondo.


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Guardando all’Unione Europea (indagine Eurostat), il 98% delle imprese (dai 10 dipendenti in su) utilizza internet, ma solo il 36% sfrutta servizi Cloud: nello specifico, il 76% per posta elettronica, il 67% per archiviazione di file, il 58% per software aziendali e il 47% per database. Soltanto il 45%, infine, si rivolge al Cloud per gestione finanziaria o contabile e un misero 27% per le relazioni con i clienti.

Se la Finlandia domina questa classifica (75% delle imprese), l’Italia si attesta al quarto posto, con un 59%: il 96% delle imprese italiane utilizza posta elettronica in Cloud, il 63% ci utilizza i software aziendali e il 55% sfrutta la nuvola per l’archiviazione dei file.

È quindi fondamentale trovare quanto prima soluzioni innovative in grado di supportare l'evoluzione tecnologica prevedendo e limitandone l'impatto ambientale e gli effetti dannosi generati.

Sistemi AI-based per ridurre i consumi, utilizzo di energie rinnovabili, sistemi di raffreddamento in mare, sono solo alcuni dei metodi sviluppati negli ultimi anni per contenere gli effetti che le tecnologie di ultima generazione stanno causando all'ambiente. La scelta di un Data Center green non è solo etica ma anche economica, dal momento che infrastrutture avanzate richiedono meno manutenzione e generano meno sprechi.

Il Climate Neutral Data Center Pact

Sulla scia del Green Deal europeo, il “Patto per la neutralità climatica dei Data Center” (“Climate Neutral Data Center Pact”) raggruppa i principali player europei dell’industria del Cloud Computing e dell’Ict.

Il progetto è raggiungere obiettivi misurabili di efficienza energetica e di riutilizzo delle risorse per Data Center e infrastrutture Cloud, con primi traguardi per il 2025.

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Indicatori misurabili e monitorabili, riciclo del calore prodotto, acquisizione di energia pulita al 100% e risparmio di acqua: per il mondo del Cloud e dei Data Center il patto è un’occasione di autoregolamentazione unica, un importante passo verso un futuro IT ecosostenibile.

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